I morsi degli insetti non sono solo fastidiosi e dolorosi ma possono anche nascondere insidie ben più gravi. Molti germi che sono patogeni per l’uomo, ovvero che possono causare malattie, non lo sono, invece, per molti animali e per gli insetti. Ecco allora che l’insetto diventa un vettore: un portatore sano in grado di trasportare il microrganismo patogeno dall’animale che lo ospita (o da una persona infetta) all’uomo. Per evitare spiacevoli sorprese occorre evitare di farsi pungere, non solo durante i viaggi all’estero ma anche quando si effettuano gite in campagna, nei boschi o comunque in zone dove ci siano animali (mucche, maiali, cavalli, uccelli). Qualora si venga punti ugualmente non sottovalutare i sintomi che compaiono nei giorni seguenti: d’estate o in vacanza anche poche linee di febbre o la comparsa di macchie rosse (come quelle delle malattie esantematiche dei bambini) non sono un evento normale, meglio consultare un medico.
Di seguito un breve elenco delle malattie che si possono contrarre dagli insetti:
Malaria
La malaria è una malattia recidivante causata da protozoi del genere Plasmodium, i principali plasmodi sono: falciparum, vivax, ovale, malariae. Tali protozoi vengono trasmessi da malato a sano attraverso la puntura della femmina di zanzara del genere Anofele. A volte la trasmissione si verifica con la trasfusione di sangue e, occasionalmente, da madre a feto durante la gravidanza. La prognosi della malattia è in relazione al plasmodio responsabile (la malaria da falciparum è la più grave), alla sua resistenza ai farmaci antimalarici, alla precocità della diagnosi e del trattamento. I sintomi sono molto variabili, in genere sono presenti: accessi intermittenti di febbre, vomito, brividi, mal di testa, dolori muscolari e simil-influenzali, talora anemia e ittero. La malaria da falciparum, se non trattata in tempo, può determinare insufficienza renale, coma e morte.
Febbre gialla
E’ una malattia infettiva acuta causata da un virus della famiglia Togaviridae, genere Flavivirus, il quale viene trasmesso da uomo a uomo dalla puntura di zanzare. In Africa nelle aree urbane il vettore appartiene alla specie Aedes Aegypti, mentre nella giungla le zanzare Haemagogus in sud America, Aedes africanus e Aedes simpsoni in Africa centrale, sono responsabili della trasmissione del virus dalla scimmia all’uomo. Il periodo di incubazione, dopo la puntura, è di 3-6 giorni poi compaiono brividi, febbre alta, mal di testa retrorbitario, dolori ossei e muscolari, stato di prostrazione, nausea e vomito. In seguito la malattia peggiora con ittero, emorragie, bradicardia, iperpiressia, oliguria. La terapia è solo sintomatica è la prognosi è grave: morte nel 30% dei casi; la miglior difesa è la vaccinazione profilattica.
Dengue
E’ una malattia di origine virale dovuta al Dengue virus (ne esistono almeno 4 tipi), genere Flafivirus, famiglia Togaviride (RNA). Il virus viene trasmesso mediante la puntura della femmina della zanzara Aedes aegypti; ma anche la specie Aedes albopictus (zanzara tigre) è in grado di fungere da vettore. La Dengue è una malattia in rapida progressione ed ormai si verificano milioni di casi ogni anno. E’ diffusa in centro e sud America, nell’Africa subsahariana, in India, Indocina e nel sud-est asiatico. Dopo 6-8 giorni d’incubazione la malattia inizia improvvisamente con febbre alta, cefalea orbitaria e frontale, dolori alle articolazioni e ai muscoli, bradicardia. Dopo 4-5 giorni compaiono esantema, simile a quello del morbillo o della scarlattina, congestione al viso, disturbi gastrointestinali e respiratori, leucopenia. Raramente la malattia può presentarsi nella forma emorragica che è molto più grave. Le cure sono sintomatiche e la prognosi in genere favorevole; non esiste vaccino.
Filariosi
Sono malattie causate da vermi cilindrici (nematodi) della famiglia delle filarie, trasmessi da uomo ad uomo o da animale a uomo, mediante la puntura di insetti (zanzare, tafani, simulidi). Sono diffuse soprattutto in Africa e Sud America.
Filariosi linfatica (f. di Bancroft)
Causata dalle filarie delle specie Wuchereria bancrofti e Brugia malayi che sono veicolate dalle zanzare Culex Pipiens e da varie specie di Aedes. I vermi adulti causano infiammazione e ostruzione delle vie linfatiche degli arti inferiori, con ristagno della linfa e conseguente edema. Le larve circolano nel sangue durante la notte, infatti la malattia si definisce anche di filariosi notturna.
Leishmaniosi
Sono malattie a decorso cronico, causate da piccoli parassiti (protozoi) del genere Leishmania. Si conoscono numerose specie di Leishmanie: tropica, donovani, infantum, braziliensis, responsabili di forme differenti della malattia. Il periodo d’incubazione è piuttosto lungo per tutti i tipi di leishmaniosi e va da uno a qualche mese. I protozoi vengono trasmessi all’uomo mediante la puntura di insetti appartenenti al genere Phlebotomus. Benché si conoscano centinaia di specie di flebotomi (pappataci), solo una trentina sono responsabili della trasmissione della malattia. E’ la femmina del flebotomo che, nel succhiare il sangue dei mammiferi (cani, volpi, scimmie) e dell’uomo, trasmette la malattia dagli animali all’uomo o da uomo ad uomo. Questo insetto vettore è diffuso in tutte le regioni intertropicali e temperate del mondo.
Leishmaniosi cutanea: dovuta a Leishmania tropica è caratterizzata da lesioni ulcerose sulla pelle del viso, delle gambe e delle braccia. Le lesioni iniziano con una macula rossa che poi evolve in nodulo duro, ricoperto di squame e ulcerato al centro, ma non doloroso. La papula guarisce in 1-2 anni ma lascia una cicatrice indelebile.
Leishmaniosi cutaneo-mucosa: causata dalla Leishmania brasiliensis, è una forma più grave della precedente in cui le ulcere sono estese su tutto il corpo e interessano anche le mucose (bocca, fosse nasali), dove generano granulomi ulcerati. La prognosi è riservata.
Leishmaniosi viscerale, conosciuta anche col nome di Kala azar, è provocata dalla Leishmania donovani. L’inizio è subdolo, caratterizzato da accessi febbrili irregolari, perdita di peso, turbe gastroenteriche, astenia, ingrandimento del fegato e della milza. Successivamente si sviluppano anemia intensa, piastrinopenia con epistassi, tumefazioni linfoghiandolari e leucopenia spiccata; se non trattata la mortalità è altissima.
Febbre da flebotomi (f. dei tre giorni, dengue adriatico)
Malattia virale acuta autolimitata, diffusa nel bacino del Mediterraneo, presenta sintomi simili a quelli dell’influenza. L ‘Arbovirus (RNA) viene trasmesso nei centri urbani da uomo a uomo, tramite il morso del Phlebotomus papatasii,in America tropicale, invece, il vettore è la mosca silvestre della sabbia (Lutzomyia).